Recensione: La scoperta dell'alba - Walter Veltroni

by - marzo 24, 2016

Buongiorno lettori!
Mancano pochi giorni a Pasqua e io sto cercando di portarmi avanti con un po' di cose, anche se con poco successo. Sono infatti indietro di un paio di recensioni, il libro che sto leggendo langue sul comodino (non è che mi stia prendendo tanto... ma ne riparleremo a tempo debito) e sto anche programmando un paio di novità qui sul blog, che però scoprirete dopo le vacanze pasquali. Insomma, poco tempo e troppe cose da fare! Ma come sempre non demordiamo e ci proviamo! 
Oggi vi propongo al recensione di La scoperta dell'alba di Walter Veltroni. Ve lo dico subito, perdonate l'immagine della copertina ma non ne trovo una decente... :/

La scoperta dell'alba 
di Walter Veltroni
Rizzoli | pp. 150
ebook €6,99 | cartaceo €8,50
30 agosto 2006

TRAMA
Giovanni Astengo, poco più di quarant'anni, lavora all'Archivio di Stato, dove cataloga le vite quotidiane eppure straordinarie racchiuse nei diari di persone come tante. Ha una moglie in carriera e due figli amatissimi: Lorenzo, ventenne entusiasta e generoso, e la dolce Stella, una bambina down. E c'è una ferita non rimarginata nel suo passato: una domenica mattina, quando lui aveva tredici anni, suo padre è scomparso per sempre, senza un perché. In un'alba d'agosto, un'alba "semplice, banale, senza guizzi né significati", Giovanni prova l'impulso di tornare nel casale di campagna della sua famiglia, il luogo della felicità perduta, abbandonato da decenni. Dentro c'è un telefono di bachelite. Quel vecchio oggetto dimenticato diventa lo strumento grazie al quale Giovanni riesce ad aprire un varco nella barriera del tempo per fare luce sul mistero che ha segnato la sua esistenza. Il primo romanzo di Walter Veltroni racconta la forza e lo strazio dei sentimenti; è un'imprevedibile indagine, un viaggio nella trama dei nostri giorni, intrecciata con le notizie che filtrano dai giornali e dalla televisione, e una dolorosa immersione nella storia insanguinata degli anni di piombo; è un'appassionata dichiarazione d'amore e di fede nel potere unico della letteratura e dell'invenzione fantastica: il potere di svelare il senso nascosto delle cose, e di regalarci un'impossibile consolazione.



Ammettetelo, vi sembra una lettura un po' strana per il mio blog. In effetti c'è un motivo per cui mi sono buttata su una lettura del genere. Sto partecipando alla Challenge del blog Niente di personale di Rosaria e tra gli obiettivi che mi sono capitati avevo anche un libro di un politico. E niente, l'unico che mi è venuto in mente è stato proprio Walter Veltroni. Sono andata in biblioteca per prendere l'ultimo suo romanzo, Ciao, ma ovviamente era fuori e con già un po' di prenotazioni così mi sono messa a spulciare sullo scaffale e ho scelto di leggere La scoperta dell'alba

Il mio giudizio a caldo è stato positivo per quanto riguarda la scrittura. Non avendo mai letto niente di Veltroni non sapevo cosa aspettarmi e invece ho con piacere letto un libro dallo stile poetico e intenso. E' un libro leggero, ma non nel senso solito del termine: nonostante racconti una storia seria, con momenti difficili e temi importanti, l'autore riesce comunque a andare un senso leggero e un po' ovattato che non ti fa pesare il racconto, anzi ti porta a volerlo approfondire. 
Tutto fantastico direte... Eh no, perchè leggendo mi sono praticamente trovata davanti a due storie. Il libro parte descrivendo la famiglia di Giovanni Astengo, catalogatore di diari all'Archivio di Stato (aspetto che forse doveva essere un po' più approfondito). Dopo aver avuto un primo figlio, Lorenzo, anni prima  lui e la moglie decidono di avere un altro figlio. Nasce Stella una dolcissima bambina con la sindrome di down. Naturalmente ciò porta uno sconvolgimento nelle loro vite, e se Giovanni e Lorenzo si affezionano a Stella e la amano incondizionatamente, la moglie di Giovanni invece si  sente in colpa e si distacca da lei e dalla famiglia. Insomma vi troverete davanti ad una storia difficile e toccante, in cui scoprirete l'importanza delle albe nella vita di Giovanni, le difficoltà di Lorenzo a portare su di se il peso di una famiglia, ma anche l'innocenza di Stella. Ad un certo punto però la scena cambia e Giovanni ci racconta come suo padre, noto architetto nonché docente all'università, sia improvvisamente scomparso quando lui aveva 12 anni, lasciando in lui un vuoto e un'angoscia mai sopiti. Se avessi letto due romanzi separati con queste trame non vi nascondo che mi sarebbero piaciuti moltissimo. Tuttavia qui stiamo parlando di un romanzo e questa netta distinzione tra un parte e l'altra mi ha lasciata a dir poco perplessa. Queste due trame potevano tranquillamente viaggiare insieme, ma dovevano essere unite in maniera più armoniosa, invece si vede proprio un taglio netto, come se l'autore all'improvviso avesse avuto una nuova idea e volesse assolutamente usarla. E così noi lettori ci troviamo con due storie, ognuna a suo mondo affascinante e intensa, personaggi ben caratterizzati, ma un finale zoppicante, che non da soddisfazione ne da un parte ne dall'altra e ti lascia appeso.
E' un peccato! Personalmente avrei voluto un intero libro incentrato sulla storia della scomparsa del padre di Giovanni, un po' perchè rientra più nei miei gusti, un po' perchè l'ho trovata la parte più originale e  fantasiosa, quella su cui si sarebbe potuto lavorare di più. 
Se fosse interessati da questo libro è stato tratto anche un omonimo film con Margherita Buy come protagonista (io ho visto il trailer, che trovate tranquillamente su YouTube, e credo sia un liberamente tratto...).

Voto


Alla prossima



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2 comments

  1. Un libro scritto da un politico? Non c'erano le memorie di Donald Trump?
    Beh, mi pare che Veltroni non ne sia uscito male, magari quando rientrerà Ciao scoprirai che ha anche imparato ad "amalgamare" meglio.
    Un saluto da Lea

    RispondiElimina

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